Piano attestato di risanamento e accordi di ristrutturazione dei debiti
Pagine
575
Autore
Carlo Trentini
Mese
Marzo
Anno:
2016
Il presente Volume esamina gli istituti del piano attestato di risanamento, degli accordi di ristrutturazione dei debiti e della convenzione di moratoria, mirando a trattare tutte le questioni affiorate tanto in giurisprudenza quanto in dottrina.
Nelle more della stampa è stato approvato, da parte del Governo, il disegno di legge di riforma organica delle crisi d’impresa e dell’insolvenza. Il piano attestato e gli accordi di ristrutturazione saranno interessati dalla riforma; ma, nei propositi, gli istituti saranno conservati e incentivati, estendendosi la possibilità di concludere accordi di cui all'art. 182-septies l.fall. anche con creditori diversi da quelli finanziari; eliminando o riducendo la percentuale del 60% dei compensi necessari per avviare la procedura; assimilando le misure protettive a quelle del concordato preventivo; estendendo anche ai soci illimitatamente responsabili gli effetti dell’accordo; infine, prevedendo che il piano debba avere forma scritta, data certa e contenuti analitici e stabilendo che le attestazioni, in caso di modifica del piano, debbano essere rinnovate.
Il presente Volume esamina gli istituti del piano attestato di risanamento, degli accordi di ristrutturazione dei debiti e della convenzione di moratoria, mirando a trattare tutte le questioni affiorate tanto in giurisprudenza quanto in dottrina.
Particolare attenzione è stata posta nella disamina della struttura del piano e del contenuto dell’attestazione; per quanto specificatamente attiene agli accordi, vanno segnalate le pagine sulla natura procedurale dell’istituto, sull'indisponibilità relativa del patrimonio del debitore e, in generale, sugli aspetti negoziali.
Le modifiche introdotte nel 2015 occupano un posto di rilievo; va segnalato, in particolare, il capitolo dedicato alla forma speciale di accordi con banche e intermediari finanziari.