Negli ultimi tempi la gestione del rapporto tra fisco e contribuente è stata rivoluzionata, puntando ad un modello di collaborazione che favorisca al massimo l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari; l’istituto del ravvedimento è applicabile senza limiti di tempo e a prescindere dalla circostanza che la violazione sia già stata constatata o che siano iniziate ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento.
Il ravvedimento permette di regolarizzare errori ed omissioni beneficiando di uno sconto sulle sanzioni, che può variare da 1/10 del minimo (ravvedimento entro trenta giorni) ad 1/5 del minimo (ravvedimento dopo la consegna del PVC).
Tra le caratteristiche introdotte negli ultimi anni in tema di ravvedimento si segnala la possibilità di applicare le riduzioni sanzionatorie anche alle violazioni connesse a tributi locali, nonché la disciplina applicabile al ravvedimento parziale.
Nel testo vengono analizzate due distinte Risoluzioni con le quali l’Agenzia delle Entrate ha istituito nuovi codici tributo per interessi e sanzioni, collegandoli alle imposte/ritenute in corso di ravvedimento.
La pubblicazione, anche attraverso esempi di calcolo e versamento, propone un’analisi dettagliata della disciplina del ravvedimento, descrivendo in modo approfondito l’applicazione pratica dell'istituto in riferimento alle diverse imposte (imposte dirette, IVA, IMU, ecc.), tenendo conto dei chiarimenti diffusi dall’Agenzia delle Entrate. Viene, inoltre,
analizzata l’applicabilità della disciplina del ravvedimento in materia di fatturazione, corrispettivi telematici, crediti d’imposta.
Una specifica sezione è dedicata alla regolarizzazione delle violazioni in tema di locazioni, variabili a seconda del tipo di imposizione applicata (tassazione ordinaria o cedolare secca).